Elettroterapia

L’elettroterapia usa gli effetti biologici ottenuti dall’energia elettrica a scopo terapeutico e consiste in correnti elettriche che vengono fatte passare attraverso la parte del corpo interessata avendo avuto cura di sceglierle con determinate caratteristiche idonee agli scopi da raggiungere.

Si può utilizzare corrente continua potendo in tal caso associare le proprietà di determinati farmaci che possono essere veicolati, attraverso la corrente stessa, nella zona da trattare (ionoforesi) oppure corrente variabile (correnti eccitomotorie), sia con effetto antalgico (correnti diadinamiche e TENS) che con effetto termico.

L’Elettroterapia è utilizzata al fine di stimolare il muscolo denervato, per ridurre l’ipotrofia dovuta al non uso del muscolo normoinnervato, mantenere il trofismo muscolare nel muscolo denervato o parzialmente innervato, per potenziare il muscolo innervato.

Lo stimolo del muscolo tramite l’elettroterapia a correnti eccitomotorie si rivela efficace se la corrente è sufficientemente intensa, se la variazione di intensità è rapida e se l’azione avviene per un certo tempo secondo rapporti ben definiti.



Ultrasuoni

L’ultrasuonoterapia è una forma di trattamento comune della fisioterapia che utilizza le onde sonore con frequenza superiore alla nostra soglia di udito. È considerata una terapia termica meccanica che, attraverso la penetrazione delle onde sonore, è capace di ottenere particolari benefici. L'efficacia della terapia a ultrasuoni si basa su un’azione di massaggio cellulare ed intercellulare ad alta frequenza. I tessuti irradiati con ultrasuoni entrano a loro volta in vibrazione, con conseguente dispendio energetico e produzione di calore: da questo effetto deriva quello curativo.


Magnetoterapia

La  magnetoterapia o terapia magnetica  è una forma di fisioterapia, sicura e non invasiva, che si avvale dell’utilizzo di onde elettromagnetiche, capaci di interagire con le cellule senza provocare un aumento del calore corporeo. Tali onde,che non interagiscono direttamente con la materia e non vengono assorbite dagli organi, agiscono a livello dei tessuti: nello specifico, accelerano i processi di scambio ionico che avvengono nella membrana cellulare, stimolando la rigenerazione dei tessuti dopo eventi lesivi di diversa natura.

La magnetoterapia serve a trattare diverse patologie osteoarticolari: è, infatti, un valido aiuto nel caso di osteoporosi(rallenta il processo di diminuzione della densità ossea), malattie reumatiche, artriti, artrosi, nevralgie, lombalgie, tendiniti, contusioni, Atrofia di Sudek, piede diabetico, tunnel carpale. Gli studi scientifici a sostegno della tecnica concordano sul fatto che l’utilizzazione dei campi magnetici sia utile nelle patologie dell’osso, soprattutto quando, a seguito di fratture, si ravvisa un ritardo nella formazione del callo osseo. 
Inoltre, la magnetoterapia serve a lenire il dolore da traumi, post-operatorio o cronico (come quello legato all’artrosi),  ad accelerare i processi di cicatrizzazione delle ferite, a ridurre le infiammazioni, a rallentare il processo per il riassorbimento degli edemi.I campi elettromagnetici generati favoriscono risultati sicuri senza l’impiego di farmaci.